Si è svolto nella mattinata del 28 marzo a Londra, presso il London Museum of Design, il workshop “Il trasferimento tecnologico dal motorsport al settore automotive: sicurezza attiva e passiva e alleggerimento pesi” organizzato dalla Sezione Motorsport di ANFIA e da ICE-Italian Trade Agency, in collaborazione con SMMT (l’Associazione inglese dell’automotive) e MIA (l’Associazione inglese dell’industria del motorsport).
L’evento aveva l’obiettivo di mettere in comunicazione il settore automotive italiano e il settore del motorsport del Regno Unito, dando la possibilità alle aziende di entrambi i Paesi di confrontarsi su questi temi. Si è trattato del secondo workshop di questo tipo organizzato da ANFIA e ICE al Design Museum di Londra, dopo quello dello scorso dicembre dedicato a car design e industrial design italiano.
In apertura, il saluto di benvenuto del Direttore di ICE-Londra Roberto Luongo, che ha ringraziato il Museo per aver ospitato il workshop, e ANFIA e ICE per l’organizzazione, senza dimenticare il supporto di MIA.
Hanno fatto seguito i saluti dell’Ambasciatore italiano a Londra Raffaele Trombetta, il quale ha posto l’accento sulle strette relazioni che legano Italia e UK e sull’importanza dell’industria automobilistica in Italia, e del Direttore del London Museum of Design Deyan Sudjic.
L’intervento di Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA, è consistito in una panoramica sulla filiera automotive in Italia, sul suo peso in termini di occupazione, fatturato ed export.
“Con la neo-costituita Sezione Motorsport di ANFIA, che oggi comprende 16 imprese, abbiamo intenzione di promuovere e dare maggiore visibilità, in Italia e all’estero, alle competenze specializzate e alle tecnologie innovative di questa filiera d’eccellenza, seconda in Europa, in ordine di importanza, proprio al settore motorsport inglese – ha dichiarato Gianmarco Giorda.
L’esperienza all’Autosport International di Birmingham, lo scorso gennaio, con una presenza istituzionale in fiera, e il workshop londinese di qualche giorno fa sono i primi passi di una strategia progettuale che mira anche a supportare le nostre imprese nella raccolta di dati utili a fotografare e a comprendere l’evoluzione del comparto e nello studio delle normative tecniche che impattano sulle loro attività.
Un altro evento che vedrà in primo piano le aziende italiane del motorsport è l’ed. 2018 di Formula SAE Italy & Formula Electric Italy, la competizione internazionale per gli studenti di ingegneria organizzata da ANFIA presso l’autodromo Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari dall’11 al 15 luglio, a cui prenderanno parte, come membri delle giurie e della compagine degli sponsor e partner tecnici, oltre un centinaio di esperti del motorsport e dell’industria automotive”.
Chris Aylett, Chief Executive di MIA, ha poi parlato della portata globale dell’industria del Motorsport, e ha ricordato che essa, oltre ad avere una posizione di leadership tecnologica e in termini di occupazione, occupa un posto importante anche nel settore dell’intrattenimento. Ha inoltre sottolineato la forza dell’industria del motorsport in UK, paragonando la “Motorsport Valley” britannica alla “Motor Valley” italiana.
A questi interventi, è seguita una tavola rotonda moderata dal giornalista e membro del Royal Victorian Order Richard Charlesworth, in cui si sono approfonditi i temi in agenda e a cui hanno preso parte: Alberto Ferrari, Marketing Manager di Brembo, Brian Gush, Motorsport Director di Bentley Motors, Dan Walmsley, Head of Motorsport di McLaren Automotive, Giovanni Giudici, Global Sales & Marketing Director di Vimi Fasteners, Giuseppe Barbaro, Account & Programme Manager di Duerre Tubi Style, Massimiliano Marsiaj, Business Development Manager di Sabelt, Simon Wood, Chief Technical Specialist di Lotus Cars e Stefano Agostoni, Key account Automotive Division di CSI.
Durante la discussione, gli speaker hanno illustrato l’esperienza delle rispettive aziende nell’adattare la progettazione dei componenti dall’uso in pista a quello su strada. Si è convenuto che i materiali leggeri impiegati per i componenti da corsa risultano sufficientemente resistenti da essere utilizzati anche sui veicoli stradali, ma si è avuta anche una convergenza di opinioni sul fatto che i limitati requisiti di durata richiesti nelle corse, spesso rendano non fattibile un trasferimento diretto di questi componenti.
Un elemento di discussione particolarmente interessante ha riguardato, poi, il flusso di tecnologie automotive che si trasferiscono dalla strada alla pista: è il caso del sistema ABS e dei sistemi di monitoraggio della pressione degli pneumatici. I partecipanti alla tavola rotonda hanno espresso parere unanime anche sul fatto che il desiderio degli acquirenti di auto di lusso di personalizzare le proprie vetture, mette i produttori di automobili e i componentisti di questo segmento di mercato in condizione di offrire servizi di progettazione e design su misura non disponibili per il mercato di massa.
Un altro elemento chiave su cui si è dibattuto è stato il crescente utilizzo di veicoli elettrici, sia su strada che su pista, che pone a tutte le aziende differenti sfide, specialmente in quanto i veicoli elettrici, in particolare le auto da corsa, sono effettivamente più pesanti delle loro omologhe tradizionali.
Il successivo networking cocktail ha dato l’opportunità alle aziende italiane presenti come speaker di entrare direttamente in contatto con il pubblico, specialmente con i rappresentanti dei Costruttori e componentisti aventi sede in UK.